Il Fondo Dragone e le carte dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo
Tracce e riflessi delle grandi esposizioni si ritrovano in molti archivi, testimonianza delle molteplici attività coinvolte. Anche le carte conservate dalla Fondazione 1563 possono essere indagate, sia all’interno dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo che del Fondo per l’Arte Contemporanea Angelo e Jolanda Dragone.
Il ruolo delle Opere Pie di San Paolo e poi dell’Istituto bancario nella realizzazione di questi grandiosi eventi è testimoniato dalle carte conservate nell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo: dalle elargizioni straordinarie, al finanziamento di opere urbanistiche, alla partecipazione diretta agli eventi, al coinvolgimento nella progettazione. L’Esposizione del 1911 annovera tra i suoi progettisti il presidente delle Opere Pie, l’ingegnere Giacomo Salvadori di Wiesenhoff. Nel 1961 il presidente dell’istituto bancario Luciano Jona riveste un ruolo importante come assessore alle Celebrazioni. Tracce nei verbali degli organi deliberanti che riportano le assegnazioni e la partecipazione agli eventi, i fascicoli di erogazioni per eventi collaterali alle manifestazioni, i dépliant di mostre e spettacoli, raccolte di articoli di giornale relativi alle celebrazioni.
L’Archivio personale del critico d’arte e giornalista torinese Angelo Dragone e di sua moglie Jolanda Conti, acquisito per donazione dalla Fondazione 1563, è il risultato di una vita dedicata all’arte e alla cultura piemontese e costituisce un importante archivio privato di arte moderna e contemporanea. Un nucleo di documentazione consente di fare un affondo anche su Italia ’61: Angelo Dragone aveva collaborato tra le altre cose alla pubblicazione ufficiale della manifestazione con il saggio “Il piano della Mostra, le giornate regionali, i convegni”. Protagonista attivo della vita culturale cittadina, come giornalista e critico dell’arte, tra le sue carte si ritrovano dépliant e fascicoli informativi della manifestazione, una ricca rassegna stampa sull’evento a partire dalle fasi dell’organizzazione, un nucleo di duecento fotografie messe a disposizione dal comitato organizzatore per i giornalisti, relative alla realizzazione e all’allestimento delle diverse mostre e strutture.
L’attività di valorizzazione, che parte dalle carte conservate dalla Fondazione, auspica di potersi collegare e integrare con altri importanti fondi archivistici conservati in altri istituti cittadini, come le carte del Comitato nazionale, versate dalla Ragioneria Regionale dello Stato all’Archivio di Stato di Torino negli anni Ottanta, in fase di riordino o le serie conservate nell’Archivio Storico della Città.