“Artista eletto e delicatissimo, architetto geniale”: con queste parole Giacomo Salvadori de Wiesenhoff, presidente dell’Istituto San Paolo, commemora l’ingegnere e architetto Stefano Molli, nato a Borgomanero nel 1858. Egli eredita la vocazione artistica dal padre, Giovanni, architetto a sua volta. Dopo la laurea in ingegneria conseguita a Torino nel 1882, frequenta i corsi di Ornato e figura disegnata presso l’Accademia di Belle Arti nel 1883. Nello stesso anno inizia una collaborazione professionale presso lo studio del conte Carlo Ceppi.
Da questa collaborazione deriva un importante incarico che lo rende noto al pubblico torinese: la partecipazione all’Esposizione Generale Italiana del 1898 tenutasi a Torino nel ruolo di direttore dei lavori e di progettista insieme a Salvadori de Wiesenhoff, futuro presidente dell’Istituto delle Opere Pie di San Paolo, e Carlo Ceppi. A Molli è affidata la progettazione degli edifici per l’esposizione delle Missioni Cattoliche, delle Opere di istruzione, di quelle di previdenza e delle opere minori di interesse momentaneo nell’ambito della Mostra d’Arte sacra. Per gli edifici dell’Esposizione delle Missioni ottiene anche il premio della giuria al Concorso di Architettura.
Durante una visita al Museo Egizio di Torino incontra il direttore, l’egittologo Ernesto Schiapparelli, che ha fondato l’Associazione Nazionale per soccorrere i Missionari italiani all’estero. Entrambi condividono la necessità di costruire scuole e ospedali in Africa e nel Medio Oriente. Molli Inizia quindi a progettare in questa direzione. La sua opera assume carattere internazionale, realizzando edifici per le Missioni Cattoliche e per l’Associazione di Schiapparelli. Da “sincero credente però tollerante delle idee altrui” progetta l’orfanotrofio di Tripoli nel 1901 e a Scutari nell’attuale Albania (1907), le case per gli immigrati a Grenoble, Galmier, Losanna e San Gallo, le scuole a Smirne (1903) e a Tiberiade (1909). Si spinge sino in Cina dove costruisce due ospedali a Tchon-ma-tien (1904) e Tientsin (1914). In Egitto costruisce una scuola per bambini e una per bambine a Luqsor e Asiut, vicino agli scavi di Schiapparelli.
Nel 1910 è nuovamente un evento fondamentale per la città a farlo ritornare a Torino. La prima Esposizione Internazionale dell’Industria e del Lavoro prevista per il 1911 lo vede impegnato con Salvadori e Fenoglio nella progettazione degli edifici per la manifestazione al Parco del Valentino. Su richiesta delle singole nazioni la realizzazione di alcuni padiglioni stranieri è stata affidata ad ingegneri e architetti esterni, ma la maggior parte degli edifici sono frutto della capacità artistica dei nostri progettisti. In particolare, il Castello della Cascata, al termine del Ponte Monumentale, è stato concepito da Stefano Molli.
La collaborazione con Salvadori continua negli anni successivi in un altro ambito lavorativo, l’amministrazione dell’Istituto delle Opere Pie di San Paolo, di cui Salvadori è presidente. Nel 1912 Molli ne diventa consigliere, entra a far parte della Giunta permanente, della Commissione tecnica e delle Commissioni per il Credito Fondiario, per l’Educatorio Duchessa Isabella e per l’Ufficio Pio, dando seguito a quella propensione per il bene comune e per l’aiuto dei più poveri che già aveva contraddistinto i suoi precedenti lavori.
Presta servizio all’Istituto fino a 1916 dando “prova di intelligenza, di prudenza, di precisione fino allo scrupolo e della più illimitata devozione all’istituto”. In quell’anno una malattia e l’intervento che è seguito lo ha sottratto così presto “alla famiglia, all’arte ed alla nostra Città”. L’ultima confessione rilasciata al presidente Salvadori rivela il suo sincero e commovente attaccamento all’Istituto:
«Ho dato dappertutto le mie dimissioni, ma mi scuserai se ho fatto eccezione per S. Paolo. Mi scuserai e mi scuseranno i colleghi se non mi sono sentito l’animo di scriverle e di mandarle».
Commemorazione dell’Ing. Stefano Molli, Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, II, 114
FONTI
1898. Arte sacra, Torino, Roux Frassati, 1898
Fondazione Marazza, Archivio Stefano Molli (1858 – 1916) – Progetti architettonici
Le missioni cattoliche italiane all’Esposizione di Torino, Firenze, E. Ariani, 1898
Museo Egizio, Novara e Stefano Molli. L’architetto che servì la causa dell’egittologia italiana, in “Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri” (in collaborazione con il Centro Studi Piemontesi, con il patrocinio della Regione Piemonte)