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Palazzo del Lavoro – Esposizione Internazionale del Lavoro
Mi trovo di fronte ad un palazzo di dimensioni ciclopiche, che mostra quanto può fare l’uomo con il lavoro e la tecnica. La forma di un parallelepipedo in acciaio e cemento, coperta da vetrate è stata progettata dall’ingegner Nervi e costruita in soli sette mesi. Leggo il cartello all’ingresso: “L’Italia dedica questa esposizione alle meravigliose possibilità che il lavoro apre alla vita all’audacia e alla civiltà di tutti gli uomini”. All’interno la meraviglia è tutta verso i piloni che esplodono a raggiera verso il soffitto. Sembriamo tutti molto piccoli rispetto al palazzo che ci sovrasta, lo osserviamo con ammirazione e spavento.
Non sempre l’evoluzione tecnica e scientifica è facile da capire. Nel padiglione degli Stati Uniti sembra di essere nel 2000: ma davvero gli elettrodomestici potranno essere accesi con un telefono?