Delfino Orsi nasce a Dogliani, in provincia di Cuneo nel 1868 dal Conte Alessandro Orsi, agente del Tesoro. Si laurea in Lettere a Torino nel 1888 e si dedica inizialmente all’insegnamento. Durante la docenza al liceo di Asti, studia l’arte drammatica e pubblica contributi su questo argomento, tra cui la monografia sul teatro in dialetto piemontese.

Dopo l’insegnamento si dedica al giornalismo. Inizia la sua carriera come redattore della «Gazzetta del Popolo» di Torino, ne diventa condirettore e dal 1917 al 1924 proprietario e direttore.

Ricopre ancora il ruolo di condirettore della «Gazzetta» quando viene nominato vicepresidente della Commissione esecutiva in occasione dell’Esposizione Internazionale dell’Industria e del Lavoro di Torino nel 1911, affiancando i progettisti Salvadori, Fenoglio e Molli.

«Cortesissimo, prodigo di liberali accoglienze ad ogni veniente in cerca d’informazioni, lieto di esser sempre pei colleghi «il collega», Delfino Orsi è una specie di esemplare-tipo dell’uomo preposto a siffatti uffici. Mente equilibrata e solida, è senza dubbio uno dei migliori «fattori» e valori della grande intrapresa torinese».
“I fattori delle Esposizioni”, Milano, 1911

È proprio la redazione della «Gazzetta del Popolo» ad essere protagonista della Mostra al Palazzo del Giornale, l’unico edificio “stabile” dell’Esposizione perché costruito in cemento armato. All’interno i visitatori hanno assistito alla redazione di un supplemento del giornale, senza alcuna finzione. L’idea di dedicare una mostra sulla stampa all’interno dell’evento è stata avanzata da Orsi tra le colonne del suo giornale.

Orsi resta alla guida del quotidiano fino al 1924, quando viene nominato senatore. Passano pochi anni e nel 1926 viene chiamato alla guida dell’Istituto delle Opere Pie di San Paolo, sostituendo Salvadori de Wiesenhoff nel ruolo di presidente.

Decide quindi di lasciare la redazione della «Gazzetta del Popolo» per il San Paolo,

«un angolo appartato ma non oscuro, per continuarVi il suo servizio attivo verso la Patria e per profonderVi la Sua Mente ed il Suo Cuore».
Comunicazione del decesso del conte sen. Orsi Delfino, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 29 ottobre 1926, II_126, Archivio Storico Compagnia di San Paolo

Il cambio ai vertici dell’Istituto si è reso necessario a causa del mutato clima politico italiano, che costringeva a scegliere uomini di provata fede fascista. Perciò, pur mantenendo la propria autonomia, l’Istituto promuove e sostiene iniziative gradite al regime in ambito socio-economico: partecipa alla nascita dell’Istituto federale di credito agrario del Piemonte, investe in obbligazioni a favore del Credito per opere pubbliche, partecipa al finanziamento dell’Associazione nazionale per consorzi di bonifica e irrigazione, all’Istituto di credito per il commercio con l’Europa Orientale e finanzia 3,5 milioni per la Banca d’Italia. Da queste scelte l’Istituto ricava una maggiore notorietà, si allarga il pubblico di risparmiatori ed il numero di sedi in Piemonte.

Nel 1928 si apre uno scontro tra Orsi e il vicepresidente e direttore generale Giorgi, in merito ad una relazione finanziaria stilata da Giorgi ritenuta dal presidente “inaccettabile”. Da questa disputa deriva una modifica allo Statuto che porta la carica di direttore generale da chiamata diretta a elezione per concorso.

Il 29 ottobre 1929 un malore improvviso coglie il presidente Orsi, che fino al giorno prima si era dedicato all’Istituto San Paolo, all’Istituto Federale di Credito Agrario e all’Educatorio Duchessa Isabella, “Opere a lui tanto care” (Comunicazione del decesso del conte sen. Orsi Delfino, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 29 ottobre 1926, II_126, Archivio Storico Compagnia di San Paolo).

FONTI

C. Bermond, Dalle Opere pie all’Istituto di San Paolo nell’ambito della prima industrializzazione torinese (1900-1937), in La Compagnia di San Paolo. 1853-2013, a cura di Walter Barberis e Anna Cantaluppi, Torino, Einaudi, 2013, voll. II, pp. 239-280

I fattori delle Esposizioni, in “Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate”, gennaio 1911, n. 4, Milano, Sonzogno

Orsi Delfino, in “Senato della Repubblica”, ultima consultazione 15/07/2022

B. A. Raviola, La Compagnia di San Paolo (1563 – 2020). Torino, Europa, Bologna, Il Mulino, 2021

D. Robotti e S. Inaudi, Carità, beneficienza, assistenza. L’azione sociale del San Paolo tra privato e pubblico (1853-1991), in La Compagnia di San Paolo. 1853-2013, a cura di Walter Barberis e Anna Cantaluppi, Torino, Einaudi, 2013, voll. II, pp. 369-401

Un po’ di storia. Come nacque l’idea – l’Esposizione, in “Le Esposizioni di Roma e di Torino nel 1911 descritte ed illustrate”, novembre 1910, n. 1, Milano, Sonzogno

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